CHI SIAMO

Con gli ultimi di questa terra per la salute di tutti

AIFO è un’Organizzazione non Governativa* che opera nel campo della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, realizzando iniziative socio-sanitarie per i diritti degli ultimi e per lo sviluppo inclusivo.

Siamo partner dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in particolare collaboriamo con l’Unità per la Disabilità e la Riabilitazione dell’OMS per promuovere l’approccio dello Sviluppo Inclusivo su Base Comunitaria. Noi di AIFO siamo anche tra i fondatori dell’ILEP (Federation of Anti-Leprosy Associations ) e di IDDC (International Disability & Development Consortium), collaboriamo con agenzie delle Nazioni Unite quali UNICEF, UNESCO, UNDESA e UNHCR, lavoriamo con il Ministero degli Affari Esteri e con la Commissione Europea, e siamo riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione come ente formativo.

Noi di AIFO  crediamo che ad ogni persona, soprattutto se emarginata, debba essere restituita la dignità e che le relazioni sociali debbano basarsi sull’equità. Che si debba porre al centro del processo la persona cui è rivolta l’azione, la quale diventa protagonista di tutte le decisioni che la riguardano.

*AIFO è riconosciuta ufficialmente e inserita nella lista prevista dalla L.125/14

Immagine di volontari AIFO e bambini in mozambico

AMICI DI RAOUL FOLLEREAU

Nel 1961, a Bologna, un gruppo di missionari comboniani e volontari, ispirati dal messaggio di amore e giustizia di Raoul Follereau (“Contro la lebbra e Contro tutte le lebbre”, “Difendere i diritti umani è esigere per tutti uguale diritto alla felicità e alla libertà”), fondarono l’Associazione allo scopo di lavorare al fianco degli ultimi di questa terra, favorendo la loro partecipazione, riscattando la loro dignità e in difesa dei loro diritti.

L’EREDITA’ DI RAOUL FOLLEREAU

LOTTARE CONTRO TUTTE LE LEBBRE

I NOSTRI RISULTATI

In AIFO non ci occupiamo più in maniera esclusiva di malati di lebbra come nei primi anni della nostra attività. Ma ancora oggi contribuiamo alla cura della lebbra potenziando le strutture sanitarie dei vari paesi, oltre che alla sua prevenzione (attraverso attività di formazione e sensibilizzazione) e lavoriamo sull’inserimento economico sociale degli ex malati di lebbra per superare lo stigma sociale.

Con 54 progetti in 11 Paesi promuoviamo e gestiamo progetti sociosanitari, che consentono di aiutare più di 360.000 persone ogni anno, nei loro territori, vicino alle proprie famiglie.

In particolare persone colpite da malattie tropicali neglette, donne e bambini vulnerabili e persone con disabilità: un lavoro che si sviluppa maggiormente nelle comunità locali, favorendo la loro partecipazione diretta, affinchè diventino attori del proprio sviluppo.

Ragazzi seduti a bordo strada che leggono volantini sul contrasto alla lebbra

INTERNAZIONALI MA CON RADICI ITALIANE PROFONDE

In Italia l’Associazione, sul palcoscenico del volontariato, è organizzata a livello regionale in 38 Gruppi di Soci. Implementiamo attività di educazione alla cittadinanza globale, fra queste la Campagna per la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, la Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità, un Concorso Scolastico Nazionale, il Festival della Cooperazione Internazionale.

IL NOSTRO FUTURO

La cornice generale di riferimento per AIFO è l’Agenda ONU 2030  con i suoi 17 Obiettivi di sviluppo SostenibilePorre fine ad ogni forma di povertà nel mondo (Obiettivo 1),  assicurare la salute ed il benessere per tutti e a tutte le età (Obiettivo 3), e nel campo dei diritti e della lotta alle disuguaglianze raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze (Obiettivo 5), ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni (Obiettivo 10), promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile (Obiettivo 16).

Il tutto nel contesto della Cooperazione Internazionale, in tema di salute globale, ambiente e giustizia, e con l’obiettivo di sostenere l’adozione di provvedimenti strategici e integrati verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Per un patto globale che garantisca la sicurezza delle persone migranti e la protezione internazionale dei rifugiati. Per il dialogo, contro la xenofobia e lo sfruttamento. Per un’ Europa della speranza, della solidarietà e dell’accoglienza. Inoltre, coerentemente con il lavoro realizzato in 60 anni, siamo impegnati, in tutti i Paesi dove operiamo, per l’applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, facilitando la loro partecipazione e delle loro organizzazioni (nulla su di noi senza di noi), perché questo è l’unico modo per migliorare la vita di tutti.

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