In Tunisia, soprattutto nelle regioni più povere come Medenine, Kasserine e Le Kef, le persone con disabilità faticano ad accedere alla formazione e al lavoro. Le strutture non sono accessibili, i corsi spesso inesistenti e le opportunità professionali molto limitate.
Pregiudizi, burocrazia e mancanza di sostegno rendono difficile anche avviare un’attività autonoma. Così, molte persone con disabilità restano escluse, senza autonomia economica e in condizioni di marginalità.
Ci sono ancora degli ostacoli per le persone con disabilità in Tunisia, ad esempio, nell’ambito lavorativo vedo tante difficoltà. Le persone con disabilità vogliono avere la loro vita, vogliono essere partecipi della società, vogliono costruirsi una indipendenza, un futuro, vogliono avere dei figli. Ma serve un lavoro.
Naoufel
In Tunisia ci impegniamo ogni giorno per superare esclusione e disuguaglianze, promuovendo formazione professionale inclusiva e sostenendo l’inserimento lavorativo. Lavoriamo con le comunità e le istituzioni locali per diffondere una cultura dell’inclusione sociale.
Il nostro obiettivo è costruire un sistema accessibile e giusto, eliminando barriere fisiche, comunicative e sociali. Lo facciamo insieme alle persone con disabilità, ascoltandole e valorizzandole, per garantire a tutti una vita dignitosa e piena.
Ogni contributo è “Una barriera in meno”: abbiamo tempo fino a ottobre 2025 per raccogliere 80.000 euro e garantire formazione, lavoro e dignità alle persone con disabilità in Tunisia.
Autostima fragile, stigma interiorizzato e scarsa consapevolezza dei diritti sono barriere che si possono superare grazie all’empowerment attivato dalla Ricerca Emancipatoria
I centri di educazione e formazione professionale sono inaccessibili: mancano strutture, corrimano, ausili e spazi adatti alle persone con disabilità.
Le persone con disabilità hanno ancora scarso accesso a istruzione e lavoro, e subiscono discriminazioni. Gli stage lavorativi e le attività di sensibilizzazione aiutano a renderle parte attiva del cambiamento.
Sostieni il percorso di formazione per una persona con disabilità a Tunisi per proseguire il percorso di ricerca e acquisire maggiori competenze
Puoi sostenere l’organizzazione di un incontro di Ricerca Emancipatoria, dando alle persone con disabilità l’opportunità di confrontarsi e farsi sentire
Puoi abbattere le barriere architettoniche al centro di formazione “Jeune fille rurale” di Medenine o in uno degli altri 8 centri
Puoi abbattere le barriere architettoniche nella sede dell’Associazione Tunisina “Aiuto ai Sordi” o di uno degli altri 8 centri di formazione
La Ricerca Emancipatoria è stata una svolta. Quando è comparsa la mia malattia degenerativa mi ero isolata, ero in depressione e avevo perso ogni contatto. Partecipare mi ha ridato speranza: ho ritrovato amici, sono tornata a uscire e ho incontrato persone che, con la loro forza e consapevolezza, mi hanno ispirata a rimettermi in gioco.
Sihem
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Credits: Robin
