immagine di copertina con bambini con sciarpe che guardano in camera. Foto in bianco e nero di Marcello Carrozzo

AIFO e ILEP: lettera aperta al Ministro degli Esteri

A seguito delle dichiarazioni del Ministro degli Esteri italiano, in una lettera aperta inviata ieri al Ministro on. Luigi Di Maio, 27 persone colpite dalla lebbra e 19 delle loro Associazioni, come l’ILEP ed AIFO, hanno stigmatizzato l’uso della metafora negativa della lebbra con riferimento al fatto che l’Italia non sarebbe un lazzaretto.
La metafora è stata utilizzata nella recente presa di posizione, diffusa da tutti i media internazionali, nei confronti di quei paesi intenzionati a mantenere chiuse le frontiere ai cittadini provenienti dall’Italia.

I firmatari della Lettera aperta, tra cui la nostra Associazione, sono ben consapevoli che la discriminazione e lo stigma nei confronti dei malati di lebbra non fossero l’obiettivo delle dichiarazioni del Ministro, ma hanno voluto attirare l’attenzione sull’uso improprio di questo riferimento.

Dal dizionario:
Lazzaretto: Ospedale dove un tempo si ricoveravano in isolamento persone colpite dalla lebbra o da malattie infettive o contagiose
lażżarétto (o lażżerétto) s. m. [dal nome dell’isola veneziana di S. Maria di Nazareth, detta anticam. anche Nazarethum, con l- iniziale per influenza di lazzaro «lebbroso»]. – 1.
Il lazzaretto (o lazzeretto) era un luogo di confinamento e d’isolamento per portatori di malattie contagiose, in particolar modo di lebbra e di peste.

Clicca sul comunicato stampa per aprirlo a tutto schermo

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