Nei paesi del mondo, come il Brasile, in cui la lebbra è ancora oggi una malattia che si diffonde fra le persone, in particolare fra quelle che vivono in povertà e con scarse condizioni igienico sanitarie. I più vulnerabili sono i bambini, soprattutto quando le loro difese immunitarie si abbassano perché non hanno abbastanza per nutrirsi.
In Brasile, sono rare le scuole e i centri educativi che realizzino attività di valore socioculturale fruibili dai bambini e dai ragazzi delle famiglie più povere delle periferie. E ancora più rare sono le risorse ad esse destinate.
Questo progetto nasce per sostenere e salvaguardare una preziosa realtà che è stata in grado di coinvolgere e contribuire all’educazione e allo sviluppo di tutti i bambini della periferia di Goiàs Velho negli ultimi 30 anni: lo Spazio culturale Vila Esperança.
In Brasile ci sono più di 25 milioni di donne con disabilità. Vivono in condizioni che le rendono spesso vulnerabili o addirittura “preda” nelle loro case.
L’impronta patriarcale della società brasiliana e la discriminazione femminile, sono grandi ostacoli per lo sviluppo di processi di inclusione e accessibilità all’istruzione, al lavoro e alla vita sociale delle persone con disabilità.
In Guinea Bissau, la salute e la vita di mamme e bambini sono gravemente in pericolo.
Sono pochissimi i medici sul territorio, tanto che si muore per parto non assistito. Questo costituisce un rischio soprattutto nelle aree rurali, con rilevanti difficoltà di accesso (strade non asfaltate, passaggi interrotti) ed alti livelli di analfabetismo.
Inoltre, gli operatori sanitari non sono sufficientemente preparati per poter prevenire i fattori di rischio, come la malnutrizione e la diffusione di malattie, come la lebbra, che posso far sorgere limitazioni funzionali e forme di disabilità nei bambini.
La crisi pandemica ha aggravato notevolmente la situazione.
In Mozambico, la vita delle bambine e delle ragazze ha tanti ostacoli e pericoli davanti, come la discriminazione nell’accesso all’istruzione e la mancanza di tutela che le espone al rischio di diventare vittime di gravi violenze. Tutto questo diventa una minaccia sempre più reale se crescono in condizioni di estrema povertà e non hanno una famiglia che le protegga.
Le Suore Comboniane gestiscono la casa Lar Elda, nella periferia della città di Nampula. E’ lì che 65 bambine e ragazze orfane o in situazione di grande vulnerabilità, vivono, una preziosa realtà che offre loro protezione, salute e formazione.
In tutto il Mozambico, ma in particolare nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del paese, la salute e la vita di una donna in gravidanza, di una neo mamma e dei loro bambini sono ogni giorno esposte e rese vulnerabili per l’assenza di servizi sanitari adeguati.
Questo costituisce un rischio soprattutto nelle aree rurali, con rilevanti difficoltà di accesso alla salute. Inoltre, gli operatori sanitari non sono sufficientemente preparati per poter prevenire fattori di rischio come la malnutrizione neonatale e infantile, che posso far sorgere limitazioni funzionali e forme di disabilità nei bambini.
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