L’obiettivo finale del nostro impegno ci è ricordato ancora una volta da Follereau: “Mettere a
disposizione di altre emergenze e di altre debolezze tutto il patrimonio che abbiamo acquisito nella lotta alla lebbra”. Oggi possiamo chiamare questo obiettivo salute globale per tutti.
È facile accostare Follereau alla lebbra, ma il suo pensiero non si ferma alla malattia, va al diritto universale alla salute per tutti: questa è la sua grande modernità.
A Bologna nel 1976 dice “la battaglia della lebbra non è che un capitolo di quella lotta che tutti dobbiamo ingaggiare contro le altre lebbre che sono la miseria, la fame, l’egoismo, l’indifferenza”.
Si sono concluse le elezioni sul territorio ed abbiamo i coordinatori regionali, i soci delegati ed i referenti che nei prossimi tre anni rappresenteranno la struttura attorno alla quale si svolgerà tutto il lavoro dei soci e dei simpatizzanti AIFO.
Non sappiamo se e quali restrizioni troveremo nell’autunno, certo vorremmo poter tornare ad incontrarci così come abbiamo fatto in alcune delle assemblee regionali.
È stato bello rivederci, tornare a parlare dei nostri valori e dei nostri obiettivi, speranze ed attese che ci accomunano nell’impegno e nell’orgoglio di un’appartenenza. È stato molto positivo vedere tanta voglia di ricominciare.
Sessant’anni e non dimostrarli, tanti ne sono passati da quel lontano 1961 in cui è nata AIFO.
Andando a rivedere la sua storia sorprende la coerenza con la missione originale che ha sempre accompagnato la sua azione, in una evoluzione continua, ma costantemente adeguata al contesto storico che stava vivendo.
Ha mostrato la sua capacità di trovare in ogni tempo il modo migliore per essere vicini alle comunità più fragili ed oggi la sua visione e la sua azione appaiono di straordinaria attualità.
Forti della nostra tradizione e dell’attualità delle profezie di Follereau, ma altrettanto fortemente calati nella realtà di oggi.
È troppo presto, forse, per immaginare di essere usciti dall’emergenza della pandemia, con cui dovremo convivere presumibilmente a lungo. È tempo invece di costruire il nuovo di cui abbiamo bisogno, anziché il semplice ritorno alla “normalità”. AIFO è particolarmente attrezzata per questa sfida.
Tutti coloro che operano in campo internazionale, seguendo le indicazioni più avanzate sui programmi di aiuto allo sviluppo e di partnership con i paesi più fragili, si trovano a dover subire importanti rallentamenti nelle proprie azioni a causa dell’emergenza che investe il mondo intero. Anche i finanziamenti per nuovi progetti stanno subendo ritardi. Dovremmo essere coscienti della complessità di questa situazione ed utilizzare questo momento particolare nella storia di AIFO per guardare al futuro. Dobbiamo consolidare la consapevolezza di cos’è AIFO oggi, promuovere solidarietà e principi in cui crediamo anche per realizzare azioni attente alle povertà vecchie e nuove che la pandemia ha incrementato nel nostro paese.
Forti della nostra tradizione e dell’attualità delle profezie di Follereau, ma altrettanto fortemente calati nella realtà di oggi.
AIFO ha da sempre piantato un primo seme, quello dalla parte dagli ultimi, perché se loro si ammalano, ci ammaliamo tutti. Di malattie e anche di disumanità. Se si ammala chi è più fragile, trasformiamo il dono della vita in mera lotta per la sopravvivenza, insultando la nostra mente e il nostro cuore, cancellando la storia e il futuro dell’umanità.
A noi sta scegliere che seme piantare. Sosteniamo insieme i progetti di AIFO!
AIFO ha imparato molto dalla lebbra, ci ha insegnato a metterci costantemente in discussione, ad ascoltare, ad affrontare malattia e disabilità in un’ottica di diritti e di salute per tutti, con un approccio mirato ad ogni singola persona. Dalla lebbra abbiamo imparato a combattere le discriminazioni, le ingiustizie della povertà, della mancanza di istruzione e di servizi sanitari: il Covid si sviluppa in un mondo in cui la metà degli abitanti non ha un servizio sanitario di base.
La situazione di emergenza causata dalla pandemia ha peggiorato le condizioni di vita di uomini e donne con disabilità: servizi che avevano prima sono stati interrotti e la loro esposizione al virus è stata maggiore che per le altre persone.
Il nuovo ruolo della cooperazione internazionale e il sostegno agli ultimi ai tempi della pandemia sono al centro delle riflessioni di questo numero.
Questo numero della rivista, oltre a festeggiare la nostra socia di AIFO Imperia Susanna Bernoldi per l’onorificienza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è incentrato sui progetti infanzia attivi in Brasile e sul nuovo corso della GML al tempo del Covid-19.
Durante l’emergenza COVID-19, AIFO riporta l’attenzione dei lettori di AdF sul concetto di solidarietà mondiale, indicando come salute, territorio e comunità continueranno a essere i cardini di un’azione incisiva nei paesi di tutto il mondo.
In un presente di diseguaglianze sociali, economiche e politiche, AIFO presenta il suo progetto per un futuro migliore per le ragazze di Nampula.
Il numero di Febbraio porta l’attenzione sulla Mongolia, dove i progetti AIFO mettono in relazione disabilità e tecnologia.
AdF apre il 2020 con le nuove strategie per portare l’inclusione delle persone in difficoltà in tutto il mondo, dalla prevenzione alla lebbra in Mozambico all’inclusività nazionale in Mongolia.
“Vogliamo trasmettere soprattutto ai giovani la voglia di capire, di approfondire”. Le parole del Presidente AIFO aprono il nuovo numero con un obiettivo: educare i giovani a costruire una società inclusiva.
Oggi qual è la funzione del volontariato? Il nuovo numero di AdF esplora il valore politico del gesto d’amore verso il prossimo e come influisce positivamente sulla crescita delle comunità a livello internazionale.
Il nuovo numero di AdF affronta il ruolo della donna nelle comunità in cui la violenza di genere è pratica comune.
Emergenza e disabilità le parole chiave dell’edizione di Maggio/Giugno di AdF, che ripercorre i temi del convegno Essere Persona e lancia un appello a favore delle comunità Mozambicane colpite dai cicloni Kenneth e Idai.
L’inclusione come chiave di sviluppo per le comunità internazionali, in cui cultura, condivisione e sostenibilità aprono la strada a un nuovo mondo di dignità e uguaglianza.
La persona e i diritti al centro dei nostri progetti. Il nuovo numero di AdF approfondisce i programmi e gli obiettivi degli interventi AIFO, migliorando la sua efficienza operativa a livello internazionale.
Quale futuro si prospetta per l’Africa? AdF indaga come affrontare la crescita del continente in termini strutturali, attraverso investimenti nella cooperazione internazionale e in programmi di sviluppo economico.
In questo numero di #2GETHER vogliamo farvi conoscere alcune delle attività di salute globale che sono al centro nei nostri progetti di cooperazione socio-sanitaria nei Paesi più poveri del mondo. Sono storie ed attività, semplici e concrete, che chiunque può sostenere ed aiutare a crescere. Sono progetti che crescono dentro a quella sanità di base, di territorio, di vicinanza indispensabile in tutto il mondo, in particolare nei paesi più poveri.
In questo nuovo numero di #2GETHER parleremo appunto dei determinanti della salute, vedremo come i progetti AIFO trasformano donne e persone con disabilità in agenti del cambiamento e non solo beneficiari, faremo il punto sui vaccini nei Paesi in cui AIFO è presente, cercando di spiegare perché garantire un accesso universale sia la chiave per la salute di tutti.
Durante il 4° Congresso RBC su regione Asia-Pacifico in Mongolia, è stata presentata la nuova pubblicazione di AIFO sulle “Buone pratiche dello Sviluppo Comunitario Inclusivo”, preparata sulla base delle testimonianze delle persone con disabilità raccolte da diverse parti della Mongolia.
Sfoglia le pubblicazioni in inglese o in lingua mongola
Il manuale dà gli strumenti per individuare e misurare l'impatto della RBC e quindi produrre un cambiamento reale nelle condizioni di vita delle persone con disabilità. Il manuale è opera di un gruppo di lavoro coordinato da Marco Tofani, Università La Sapienza di Roma, a cui ha partecipato Franco Macera di AIFO.
Sfoglia la pubblicazione qui
L'esperienza della cooperazione italiana tra 2009-2014. Edizione 2015.
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A cura di Giampiero Griffo e Francesca Ortali. Edizione 2007.
Sfoglia la pubblicazione in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese
Edizione 2015
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Durante il 4° Congresso RBC su regione Asia-Pacifico in Mongolia, è stata presentata la nuova pubblicazione di AIFO sulle “Buone pratiche dello Sviluppo Comunitario Inclusivo”, preparata sulla base delle testimonianze delle persone con disabilità raccolte da diverse parti della Mongolia.
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Il manuale dà gli strumenti per individuare e misurare l'impatto della RBC e quindi produrre un cambiamento reale nelle condizioni di vita delle persone con disabilità. Il manuale è opera di un gruppo di lavoro coordinato da Marco Tofani, Università La Sapienza di Roma, a cui ha partecipato Franco Macera di AIFO.
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L'esperienza della cooperazione italiana tra 2009-2014. Edizione 2015.
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A cura di Giampiero Griffo e Francesca Ortali. Edizione 2007.
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Parlare di Follereau oggi può sembrare difficile, talmente è cambiato il mondo a oltre 40 anni dalla sua morte (anche se purtroppo guerre, discriminazioni, egoismi, lebbre, continuano a imperversare). Proprio per questo abbiamo pensato ad un fumetto, “Insieme a Follereau” che troverete nei magazine e a cadenza mensile su sito e social di AIFO, che immagina il nostro ispiratore ancora in mezzo a noi, declinando i suoi insegnamenti nella nostra società attuale. Speriamo di cuore vi piaccia e che possa diffondere anche ai più giovani “la Civiltà dell’Amore”.
Se avete bisogno di supporto per la navigazione, sulla destra dello schermo troverete il pulsante azzurro Accessibilità, lo riconoscerete dall’omino disegnato.
Se avete bisogno di leggere i testi, selezionate quello che vi interessa con il cursore del mouse e una voce li leggerà per voi.
Continueremo a lavorare per rendere il sito accessibile a tutti.
Gli amici di AIFO
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