UNA MANIFESTAZIONE PER COSTRUIRE LA PACE

AIFO aderisce alla Manifestazione nazionale per la pace che si tiene a Roma il 5 novembre. Vogliamo che la guerra in Ucraina cessi immediatamente e tacciano le armi, che negoziati e una Conferenza di pace si aprano al più presto. Di fronte all’assurda minaccia di una guerra nucleare saremo nelle strade “perché si tratta di salvare il mondo da se stesso e dalla sua bomba atomica” come dice Raoul Follereau. “E’ assurdo che l’umanità si trovi davanti alla minaccia atomica. Che altro deve succedere per capire che la guerra è solo distruzione?” come ammonisce ancora una volta papa Francesco.

AIFO vuole testimoniare la necessità di costruire la pace, quella “civiltà dell’amore” di cui parla Follereau dove siano banditi per sempre violenza, odio, armi, egoismi, che purtroppo troviamo nelle tante guerre in giro per il mondo.

Sappiamo che si tratta di un compito immenso, quando una guerra scoppia è poi difficile ritornare alla pace. Ma la pace deve essere costruita giorno per giorno, passo dopo passo, non esistono ricette miracolose se non l’impegno costante e continuato per gettare e mantenere le basi della pace: diritti, giustizia, rispetto per l’ambiente, solidarietà, inclusione. Se questi gesti saranno ripetuti allora “un’immensa catena d’amore s’annoderà attorno al mondo” (Follereau). Organizziamo l’epidemia della pace e della nonviolenza, una diplomazia popolare che costringeranno governi e istituzioni internazionali a operare per la pace.

“Bomba atomica o carità?” è la scelta che Follereau indica come assolutamente necessaria. AIFO è dalla parte degli ultimi, di coloro che soffrono delle guerre, della mancanza di diritti, dell’impoverimento, dell’emarginazione. È ciò che AIFO fa in Italia e in diversi Paesi con progetti sociosanitari a favore delle comunità più svantaggiate con la metodologia dello sviluppo inclusivo su base comunitaria. Le condizioni per la pace  si costruiscono anche con comunità più inclusive, libere dall’impoverimento e dall’emarginazione, dove dignità e diritti siano rispettati.