Salute materna e infantile

Nei paesi in via di sviluppo, la vita e la salute di una donna in gravidanza, di una mamma al momento del parto e nei mesi immediatamente successivi, di un bambino nella primissima infanzia sono ogni giorno esposte e rese vulnerabili dall’assenza di servizi sanitari sul territorio e dalla presenza di operatori sanitari non sono sufficientemente preparati per poter prevenire fattori di rischio. Questo si traduce in un’incidenza ancora inaccettabile di fenomeni evitabili come aborti spontanei e bambini nati morti, decessi di donne durante o dopo il parto, disabilità fisiche come conseguenza di malnutrizione sofferta nei primi mesi e anni di vita.

La salute delle mamme e dei bambini nel mondo

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno, 4,5 milioni di donne e neonati muoiono per cause evitabili. Nello specifico, si tratta di circa 300 mila donne che perdono la vita durante la gravidanza o durante il parto, di 1,9 milioni di bambini nati morti (dopo la 28° settimana di gestazione), di 2,3 milioni di bambini deceduti entro un mese dalla nascita. Le principali cause di morte materna sono le emorragie e le infezioni durante il parto, l’ipertensione, l’anemia e le malattie cardiache non trattata in gravidanza, l’aborto non sicuro, il travaglio ostacolato, la malaria. Nel caso dei bambini, invece, i nemici principali sono nascita pretermine e asfissia al momento del parto, infezioni polmonari, diarrea, malnutrizione oltre alla stessa malaria. Cifre e situazioni inaccettabili, che per la maggior parte si riferiscono a madri e neonati che vivono nei paesi del Sud globale, in contesti di grave povertà e mancanza di diritti essenziali.

L’Agenda 2030 e le sfide per la salute materno – infantile

Il miglioramento delle cure materne e infantili rientra in pieno nel campo di azione dell’Agenda 2030 e degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDG). In particolare, è incluso all’interno dell’obiettivo numero 3: garantire la salute e il benessere per tutti, a tutte le età. A tal fine, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha messo a punto due piani specifici, dedicati a mamme e bambini, che si affiancano all’impegno degli SDG: il programma ENAP (Every Newborn Action Plan) e il programma EPMM (Ending Preventable Maternal Mortality). Gli obiettivi congiunti, per il 2030, di questi programmi sono: la riduzione della mortalità materna a meno di 70 decessi ogni 100.000 nati vivi, la riduzione del numero di bambini nati morti a meno di 12 ogni 1.000 nascite, la riduzione della mortalità neonatale a 12 decessi ogni 1.000 nati vivi. Per riuscirci, è necessario assicurarsi che, in tutto il mondo, il 90% delle donne in gravidanza effettui almeno 4 visite prenatali, il 90% delle nascite sia assistito da personale qualificato e l’80% delle partorienti riceva assistenza postnatale di routine precoce.

I nostri progetti

Vogliamo contribuire a ridurre la mortalità materna, neonatale e infantile, aumentando l’accessibilità, la qualità, e l’utilizzo dei servizi sanitari dedicati e sensibilizzando la comunità attorno alla donna e al bambino sul tema della loro salute.