Le donazioni a favore di Organizzazioni del Terzo settore sono detraibili o deducibili fiscalmente, sia per gli individui, utilizzando il Modello 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche, che per le aziende. A differire è l’importo che si riesce a recuperare e le modalità di fruizione della detrazione o della deduzione. In questa guida, le risposte alle domande più frequenti che riguardano i benefici fiscali delle donazioni.
Gli Enti del Terzo Settore, denominazione che raggruppa una pluralità di soggetti che svolgono attività a carattere non profit, ricoprono, in tutto il mondo, un ruolo fondamentale di sostegno alle fasce più fragili della popolazione. La loro presenza è quindi un valore aggiunto. Per questo motivo, nel corso degli anni, lo Stato italiano ha previsto la possibilità per i contribuenti di devolvergli il 5×1000 e ha scelto di riconoscere a tutti coloro che supportano questi Enti con delle donazioni la possibilità di accedere a benefici fiscali in sede di dichiarazione dei redditi. Un modo per incentivare indirettamente la pratica della beneficenza. Ma in cosa consistono tali agevolazioni fiscali? Chi ne ha diritto e in che termini? Questa breve guida, attraverso le risposte alle cinque domande più frequenti sul tema, prova a fare un po’ di chiarezza.
Gli importi donati sono detraibili o deducibili?
Per le persone fisiche, la legge prevede due diverse modalità di fruizione delle agevolazioni fiscali per le donazioni liberali:
- la detrazione, che incide direttamente sull’importo di tasse da pagare, diminuendolo;
- la deduzione, che abbassa il reddito imponibile e quindi fa scendere indirettamente anche l’ammontare delle tasse dovute.
Per le imprese, invece, l’unica opzione possibile è quella della deduzione fiscale, pur se con differenti modalità (dettagliate più avanti).
Puoi sostenere AIFO anche donando il tuo 5×1000
Che importo si riesce a recuperare con le agevolazioni fiscali per le donazioni?
Anche per quanto riguarda il valore dei benefici fiscali, bisogna distinguere tra aziende e individui, nonché tra le diverse modalità accordate dalla legge.
Nel caso delle persone fisiche, è consentito:
- detrarre dalle tasse il 30% degli importi donati, fino ad un massimo di 30.000 euro l’anno;
- dedurre l’importo donato senza limite assoluto ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato.
Alle aziende, invece, è consentito:
- dedurre dal reddito le donazioni in denaro o in beni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato (art. 83, comma 2 del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117);
- dedurre dal reddito le donazioni in denaro per un valore non superiore a 30.000 euro o al 2% del reddito complessivo dichiarato (art.100, comma 2, lettera h del D.P.R. 917/86).
Inoltre, nel primo caso, se il valore della donazione supera il limite imposto, la parte non goduta può essere riportata nelle dichiarazioni degli anni successivi (fino ad un massimo di 4 anni).
Ecco come diventare un’Azienda Amica di AIFO
Quali donazioni sono deducibili e/o detraibili?
Perché una donazione possa godere dei benefici fiscali, il donatore deve rispettare tre condizioni:
- effettuarla a favore di un Ente del Terzo Settore o una Onlus iscritta all’Anagrafe;
- effettuarla utilizzando un sistema di pagamento tracciabile (bonifico bancario o postale, carta di credito o di debito, bollettino postale, addebito diretto su conto corrente, assegno);
- conservare l’attestazione dell’ufficialità della donazione (inviata annualmente dagli enti beneficiari);
- conservare le ricevute di versamento dei bollettini postali e le copie degli estratti conto bancari e della carta di credito e portarle in sede di dichiarazione dei redditi.
Conviene di più la detrazione o la deduzione?
La convenienza tra il metodo della detrazione o quello della deduzione, per una persona fisica, dipende dal reddito personale dichiarato. In generale, per i redditi più alti si può rivelare più conveniente optare per la deduzione, mentre per quelli più bassi risulta più conveniente la detrazione. Ma qual è la soglia di riferimento? Non è possibile predeterminarla con certezza. Infatti, soprattutto per i redditi compresi tra 28.000 euro e 50.000 euro, la situazione può variare da contribuente a contribuente. Al di sotto e al di sopra di questa fascia, invece, è più semplice optare per la detrazione (per chi si colloca sotto) o per la deduzione (per chi si colloca sopra). Se non si ha certa circa la soluzione più conveniente, meglio rivolgersi ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o al proprio commercialista di fiducia.
Scopri di più sul nostro impegno per la Cura e l’Inclusione
AIFO è una Organizzazione non Governativa riconosciuta idonea dal Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale fin dal 1978 (confermata ed ampliata il 14-9-1988) e Ente già iscritto all’anagrafe delle Onlus della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’art. 32 comma 7 della legge 125 del 2014, settore di attività OnG. Ha personalità giuridica con Decreto del Presidente della Repubblica del 3 luglio 1979. AIFO è Ente del Terzo Settore, iscritto nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore in data 28/08/2023 Rep. 118933. Ha Codice Fiscale 80060090372 e sede in via G. Borselli 4-6 40135 Bologna.