L’appello AIFO per le ong e il diritto ad un futuro migliore per tutti e tutte

Le organizzazioni non governative (ONG) stanno affrontando una sfida senza precedenti. La brusca interruzione di alcuni finanziamenti internazionali sta avendo ripercussioni significative, costringendo numerose ONG a rivedere le proprie strategie operative e finanziarie per garantire la continuità delle loro missioni. Si tratta di una vera emergenza.

Nelle ultime settimane questo quadro è peggiorato. Milioni di persone che prima potevano contare sulle attività di sviluppo delle organizzazioni umanitarie ora soffrono e soffriranno la mancanza di sostegno e aiuti urgenti.

Anche AIFO si trova ad affrontare nuovi bisogni emergenti nei territori in cui opera. Nel 2023 grazie ai finanziamenti, abbiamo potuto garantire cure e inclusione a oltre 230.000 persone, nel 2024 abbiamo fatto lo stesso, ma senza nuove risorse, con la diminuzione di fondi alle organizzazioni come la nostra il rischio di peggioramento delle condizioni di vita di miliardi di persone è altissimo.

Inoltre, in Italia il taglio delle detrazioni fiscali a favore delle donazioni e l’incertezza globale rischiano di ridurre anche il contributo dei privati cittadini italiani. Per AIFO i donatori privati sono un vero sostegno per il raggiungimento delle persone più ai margini.

Chi lavora quotidianamente con le popolazioni economicamente più povere constata come i recenti drastici tagli alle risorse abbiano un impatto diretto e devastante. Cosa può significare per una famiglia l’interruzione di un aiuto? Come possiamo continuare a garantire il diritto alla cura, all’inclusione, alla non discriminazione e all’uguaglianza di fronte a una grave carenza di fondi? Quale sarà il futuro delle popolazioni più fragili se tutto il settore dello sviluppo internazionale non sarà adeguatamente sostenuto con finanziamenti e con un impegno concreto nell’agenda politica internazionale?

AIFO è un’organizzazione che lavora nell’ambito della Cooperazione Internazionale allo sviluppo il cui scopo è promuovere pace, giustizia e collaborazione fra i popoli.

AIFO vuole quindi affermare che interrompere gli aiuti, sfavorire le donazioni e promuovere la cultura dell’egoismo e del qui ora, compromette l’intera umanità, non solo le popolazioni più lontane. L’accesso alla cura, all’istruzione, al lavoro e a un contesto sicuro non solo mette a rischio milioni di vite, ma compromette la stabilità globale. La riduzione degli aiuti ha già portato a un aumento delle migrazioni e soprattutto a una maggiore vulnerabilità delle popolazioni nei contesti di crisi, maggiori marginalizzazioni e privazioni di diritti.

Il panorama dell’aiuto allo sviluppo è mutato radicalmente e improvvisamente, gli effetti di questa trasformazione dureranno anni e coinvolgeranno moltissimi paesi e popolazioni.  È chiaro che non si tratta di una tendenza passeggera soprattutto se consideriamo la ripetuta delegittimazione e denigrazione nei confronti delle organizzazioni internazionali. Siamo a un momento cruciale che potrebbe rimettere in discussione dalle basi il concetto stesso di aiuto allo sviluppo.

Ora che la cooperazione serve maggiormente, il mondo sembra avere paura e preferisce dividersi. La legge di bilancio ha portato a meno fondi per la cooperazione allo sviluppo. L’Italia si allontana così dall’obiettivo di investire lo 0,7 per cento del reddito nazionale lordo per l’aiuto pubblico allo sviluppo. Siamo solo allo 0,2-0,3 ben lontani come dichiarato dalla Campagna 070 a cui anche AIFO aderisce tramite FOCSIV.

Noi di AIFO desideriamo continuare il nostro impegno con qualità e valore. Chiediamo di avere maggiori possibilità per superare questa fase critica e continuare a generare un impatto positivo nel lungo periodo. Non vogliamo essere costretti a sospendere i programmi e i progetti nel mondo: il bisogno di sostegno e di giustizia delle popolazioni con cui lavoriamo è urgente e reale.

Chiediamo un supporto concreto da parte delle istituzioni affinché questa crisi venga affrontata con urgenza. Chiediamo ai partner e ai sostenitori di AIFO di unirsi a noi per difendere il diritto universale alla salute e allo sviluppo inclusivo. Crediamo in un futuro migliore per tutti. Perché stare bene è un diritto, di tutti.

Daniela Tavanti, Direttrice AIFO

 

AIFO aderisce alla campagna 070 e agli appelli di AOI e FOCSIV

 

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