Un mondo dove tutte le felicità hanno spazio

Un mondo dove tutte le felicità hanno spazio

AIFO partecipa alla Call for Artists 2025 di CHEAP Festival

C’è chi dice che un mondo inclusivo sia solo un’utopia. Per noi di AIFO, invece, è un’idea che può cominciare a prendere forma ogni volta che ci si ritrova attorno a una tela bianca. È da questa convinzione che è nato il progetto con cui abbiamo partecipato alla Call for Artists 2025, dal titolo Trust Utopia, promossa da CHEAP, il collettivo bolognese che trasforma la città in una galleria a cielo aperto.

Il tema dell’utopia come possibilità concreta ci ha colpiti subito, perché rappresenta l’essenza del nostro impegno quotidiano: costruire un mondo in cui salute, inclusione e dignità siano diritti garantiti per tutte e tutti, affinché nessuna persona sia lasciata ai margini.

Un’utopia da disegnare insieme

Il nostro modo di agire è radicato nella comunità e nella condivisione. Per questo abbiamo scelto di rispondere alla call dando voce ed espressione a persone che troppo spesso vengono marginalizzate, o raccontate da altri. In collaborazione con l’Associazione Hayat, la Cooperativa sociale CIM e L’Altro Spazio, AIFO ha organizzato tre percorsi di laboratori artistici inclusivi, aperti a persone con e senza disabilità, adulti e bambini, provenienti da storie e origini diverse. A guidare ciascun gruppo è stato un artista esperto, che ha facilitato il processo creativo a partire da una domanda semplice ma profonda: “Cosa ti ha reso felice?”

Da questi incontri è nato un mosaico di desideri e visioni: il coro, il mare, gli alberi, i videogiochi, i tramonti, la musica. Un mondo collettivo in cui ogni felicità ha spazio e dignità, e in cui le differenze non dividono, ma arricchiscono. Un mondo in cui prendersi cura della propria e dell’altrui felicità è la base per una convivenza autentica e pacifica.

L’arte si è dimostrata, ancora una volta, uno strumento potente di inclusione, cura e trasformazione. In un tempo segnato da esclusione e indifferenza crescente, abbiamo voluto affermare che scegliere di avvicinarsi agli altri, creando relazioni fondate sulla cura e sul rispetto reciproco, è oggi uno degli atti più radicali e necessari.

Non solo arte: emozioni, connessioni, trasformazioni

Il risultato di questo progetto non sono stati solo tre poster da affiggere, ma anche momenti di ascolto, emozioni condivise, spazi di libertà creativa. Abbiamo raccolto testimonianze preziose e la conferma che costruire mondi inclusivi è non solo possibile, ma necessario.

Chiudiamo con le parole di Alessia, una delle partecipanti, che ci ricordano il senso profondo di tutto questo:

“Con il disegno sono riuscita a esprimere delle cose che non sarei riuscita a esprimere con le parole.”

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