Educare all’inclusione: i migliori cartoni animati e film per bambini su disabilità e diversità

Una selezione di 12 film per bambini e cartoni animati dedicati al tema della disabilità e dell’inclusione. Un’opportunità che genitori e insegnanti possono sfruttare per parlare con i loro figli ed alunni di differenze, accettazione, rispetto.

I cartoni animati e i film per bambini non sono solo un’occasione di svago, ma rappresentano anche strumenti educativi straordinariamente efficaci per trasmettere valori fondamentali come l’inclusione, l’empatia e il rispetto delle differenze. Attraverso storie emozionanti e personaggi memorabili, riescono a parlare ai più piccoli con un linguaggio diretto e coinvolgente, sensibilizzandoli su temi complessi in modo naturale. La selezione che segue, che comprende cartoni e film sul tema della disabilità e della diversità, nasce dall’esperienza di AIFO, che da anni realizza progetti nelle scuole di tutta Italia, promuovendo l’educazione alla diversità e all’inclusione. Ogni titolo scelto è un’opportunità in mano a genitori e docenti per riflettere insieme ai bambini su quanto sia importante accogliere e valorizzare le differenze che rendono unico ciascuno di noi.

Biancaneve e i sette nani, prodotto da Walt Disney (1937)

Celebre lungometraggio basato sull’altrettanto nota fiaba dei Fratelli Grimm. La trama è tra le più conosciute. Un re ha una figlia di nome Biancaneve. Al momento del parto, però, la moglie muore e qualche tempo dopo, il re si risposa con una donna crudele e bellissima, che in realtà è una strega e che vuole essere la donna più affascinante della terra. Quando però Biancaneve cresce, la regina si accorge che lei è più bella e allora manda il cacciatore ad ucciderla. L’uomo, però, disobbedisce all’ordine e lascia fuggire la ragazza. La regina, scoperto l’inganno comincia a cercare Biancaneve, che intanto ha trovato rifugio nella casetta dei sette nani e saranno proprio loro a salvarla.

I sette nani sono rappresentati con caratteristiche fisiche e comportamentali uniche, che possono essere lette come una metafora per la diversità. Attraverso la loro unione e il loro affetto per Biancaneve, il film trasmette un messaggio positivo sull’inclusione, l’importanza di accettare le differenze e il valore della collaborazione.

Pinocchio, prodotto da Walt Disney (1940)

Film d’animazione liberamente tratto dal romanzo di Carlo Collodi, “Le avventure di Pinocchio”. Pinocchio è un burattino di legno creato da Geppetto, un falegname che desidera avere un figlio. Grazie alla magia della Fata Turchina, Pinocchio prende vita e intraprende un viaggio per dimostrare di essere coraggioso, sincero e altruista, così da diventare un bambino vero. Nel corso della storia, affronta numerose avventure, imparando lezioni importanti sull’onestà e la responsabilità.

Pinocchio può essere interpretato come una metafora per i bambini che vivono sfide legate all’accettazione sociale o alla percezione di sé. Durante la storia, il protagonista affronta ostacoli legati alla sua diversità e cerca di adattarsi al mondo intorno a lui. Il film promuove il valore dell’unicità e il fatto che, nonostante i propri limiti, ognuno può raggiungere il proprio potenziale con impegno e amore. Inoltre, il personaggio di Geppetto rappresenta un esempio di cura e accettazione incondizionata, un modello per discutere di inclusione ed empatia.

Dumbo – L’elefante volante, prodotto da Walt Disney (1941)

Film d’animazione basato sulla storia scritta da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl per il prototipo di un nuovo giocattolo. Il protagonista è Dumbo, che non parla mai durante tutto il film. È un cucciolo di elefante che viene preso in giro per via delle sue grandi orecchie, finché, grazie al suo amico Timothy, un topolino, impara a volare, utilizzando proprio le orecchie come fossero ali.

Dumbo affronta il tema della discriminazione e del bullismo legati a caratteristiche fisiche percepite come diverse. La sua storia insegna ai bambini che ciò che sembra un limite può rivelarsi una forza, incoraggiando l’accettazione di sé e degli altri. Il film offre uno spunto per parlare di come affrontare le sfide legate alla diversità fisica e dell’importanza di avere qualcuno che creda in te per superare le difficoltà.

Alice nel Paese delle Meraviglie, prodotto da Walt Disney (1951)

Lungometraggio di animazione basato sul racconto omonimo di Lewis Carroll. Alice, una bambina curiosa e sognatrice, segue un coniglio bianco e finisce in un mondo surreale chiamato il Paese delle Meraviglie. Qui incontra personaggi eccentrici, come il Cappellaio Matto, la Regina di Cuori e il Gatto del Cheshire, e vive avventure che sfidano la logica e la realtà.

Il film, con i suoi personaggi unici e spesso fuori dagli schemi, può essere visto come una metafora della neurodiversità. I comportamenti eccentrici e imprevedibili dei personaggi possono rappresentare il modo in cui le persone con diversità cognitive o emotive vivono e interagiscono con il mondo. Alice, che cerca di capire e adattarsi a questo ambiente apparentemente caotico, offre uno spunto per parlare di empatia, accettazione e dell’importanza di comprendere prospettive differenti.

La sirenetta, prodotto da Walt Disney (1989)

Liberamente tratto dall’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, questo film d’animazione narra le avventure di Ariel, una giovane sirena che vuole vivere sulla terraferma e si innamora del principe Eric. Determinata a realizzare il suo sogno, stringe un patto con la strega del mare, Ursula, che le dona gambe umane in cambio della sua bellissima voce. Ariel, diventata umana, affronta difficoltà e sacrifici per trovare il suo posto in un mondo diverso da quello sottomarino.

Il film esplora il desiderio di appartenere a un mondo diverso e la difficoltà di farsi comprendere quando si è percepiti come “strani”. Ariel, nonostante gli ostacoli, dimostra coraggio e determinazione, valori importanti per affrontare le sfide legate alla disabilità. Inoltre, il film invita a riflettere sul rispetto e sull’accettazione delle differenze, sia fisiche che culturali.

Monster & Co., prodotto da Pixar (2001)

Film d’animazione del 2001, diretto da Pete Docter, Lee Unkrich e David Silverman. È ambientato nel mondo dei mostri, dove l’energia viene generata spaventando i bambini umani. Sulley e il suo amico Mike lavorano come spaventatori alla Monsters Inc. Un giorno, una bambina umana, Boo, si ritrova accidentalmente nel loro mondo, mettendo tutto in subbuglio. Sulley e Mike cercano di riportarla a casa, scoprendo che le risate sono una fonte di energia molto più potente della paura.

Il film esplora il tema della paura dell’altro, che spesso nasce dall’ignoranza o dai pregiudizi. Boo, con la sua innocenza, dimostra che i mostri non sono poi così spaventosi, proprio come conoscere meglio qualcuno può abbattere le barriere della diffidenza. Il film insegna ai bambini l’importanza della conoscenza e della comprensione reciproca.

Alla ricerca di Nemo, prodotto da Pixar (2003)

Nemo è un giovane pesce pagliaccio nato con una pinna più piccola che limita i suoi movimenti. Quando viene catturato da un subacqueo e portato in un acquario, suo padre Marlin, con l’aiuto della smemorata Dory, intraprende un viaggio attraverso l’oceano per salvarlo. Durante il loro percorso, Marlin e Nemo imparano preziose lezioni di fiducia, coraggio e accettazione.

La pinna più piccola di Nemo rappresenta una disabilità fisica, ma non gli impedisce di vivere avventure incredibili e di dimostrare il suo valore. Il film evidenzia l’importanza di non sottovalutare chi affronta sfide fisiche o mentali e di riconoscere le sue capacità e risorse. Dory, con i suoi problemi di memoria, offre un ulteriore esempio di neurodivergenza, mostrando che ogni individuo, nonostante i propri limiti, ha un ruolo prezioso e unico nella comunità. Il messaggio chiave è che la diversità non è un ostacolo ma una parte essenziale della vita.

Le storie di Anna, serie animata televisiva, co-prodotta da De Mas & Partners, Rai Fiction, AGoGo Media e Village Productions (2007)

Le storie di Anna è una serie animata in 26 episodi da 13 minuti ciascuno che affronta il tema della disabilità motoria. Anna è una bambina vivace e intelligente che utilizza una sedia a rotelle. In ogni episodio, si riunisce con i suoi amici per raccontare storie affascinanti, attingendo a racconti poco noti provenienti da diverse culture e tradizioni. Le sue doti narrative e la sua fantasia rendono ogni incontro un’avventura magica.

L’ambizione di questa serie è di insegnare ai bambini come anche le maggiori difficoltà si possano superare se le si affronta con coraggio e positività. Anna, infatti, è una ragazzina piena di vitalità e gioia di vivere.

Kung Fu Panda, prodotto da Dreamworks (2008)

Po è un panda goffo e appassionato di Kung Fu che lavora nel ristorante del padre. Per un colpo di fortuna, viene scelto come il leggendario Guerriero Dragone destinato a proteggere la Valle della Pace. Nonostante le sue iniziali difficoltà e insicurezze, Po si allena con il maestro Shifu e, con il sostegno dei Cinque Cicloni, affronta il pericoloso Tai Lung.

Po, inizialmente considerato inadatto al ruolo di eroe per via del suo aspetto fisico e della sua goffaggine, dimostra ben presto che i limiti apparenti possono essere superati con passione, determinazione e auto accettazione. Il film promuove un messaggio positivo: le differenze personali, che siano fisiche o legate a una condizione specifica, non impediscono di raggiungere grandi obiettivi. È un ottimo spunto per parlare con i bambini di come le etichette e i pregiudizi non definiscano il valore di una persona.

L’Era Glaciale 3: L’alba dei dinosauri, prodotto da Blue Sky Studios (2009)

In questo film d’animazione di Carlos Saldanha e di Mike Thurmeier, i mammut Manny ed Ellie aspettano il loro primo figlio, mentre Diego, la tigre dai denti a sciabola, si sente meno agile e vuole lasciare il gruppo. Il bradipo Sid, desideroso di una famiglia, trova tre uova di dinosauro e decide di adottarle. Quando le uova si schiudono, Sid si ritrova a prendersi cura di tre cuccioli di dinosauro, ma presto la loro madre li reclama, portando il bradipo e i piccoli in un mondo sotterraneo abitato da dinosauri. Il resto del gruppo si avventura in questo nuovo mondo per salvare Sid, incontrando nuovi amici e affrontando pericoli inaspettati.

Il personaggio di Buck, un furetto avventuriero che vive nel mondo dei dinosauri, è caratterizzato da un occhio bendato, suggerendo una disabilità visiva. Nonostante questa apparente limitazione, Buck è estremamente capace, coraggioso e svolge un ruolo cruciale nell’aiutare il gruppo a navigare nel pericoloso ambiente sotterraneo. La sua presenza nel film offre un’opportunità per discutere con i bambini su come le persone possano superare le proprie difficoltà e contribuire in modo significativo alla comunità.

Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento, prodotto da Studio Ghibli (2010)

Film animato giapponese, sceneggiato da Miyazaki, tratto dalla serie di racconti fantasy per ragazzi Gli Sgraffignoli, dell’autrice inglese Mary Norton. Narra la storia di Arrietty, una giovane ragazza appartenente al popolo dei Prendimprestito, piccole creature che vivono nascoste sotto il pavimento di una casa di campagna. La loro esistenza dipende dall’abilità di prendere in prestito oggetti dagli umani senza essere scoperti. Quando Arrietty viene vista da Sho, un ragazzo umano con una grave patologia cardiaca, nasce un’amicizia che cambia il destino di entrambi.

Sho, nonostante la sua fragilità fisica, è un personaggio che esprime forza interiore e un desiderio profondo di connessione. La sua relazione con Arrietty dimostra che l’empatia e la comprensione possono superare le barriere fisiche e culturali. Il film offre uno spunto per discutere con i bambini su come la salute fisica possa influenzare la vita di una persona, senza però definirne il valore o le capacità. Inoltre, il messaggio di accettazione reciproca e rispetto per le differenze è centrale e rende questa storia un bellissimo esempio di inclusione e sensibilità.

Dragon Trainer I e II, prodotti da DreamWorks (2010 e 2014)

Tratti dall’omonimo libro scritto nel 2003 da Cressida Cowell, i film, diretti rispettivamente da Chris Sanders e Dean DeBlois, sono ambientati nel mondo dei Vichinghi e raccontano la storia di un gracile ragazzo di 15 anni, Hiccup. Nel primo film, Hiccup stringe un’insolita amicizia con Sdentato, un drago ferito che ha perso parte della coda. Mentre imparano a fidarsi l’uno dell’altro, Hiccup affronta la perdita di una gamba in battaglia, trovando forza nella sua nuova realtà e nel suo legame con Sdentato. Nel sequel, Hiccup, ora leader in formazione, scopre un mondo sotterraneo di draghi e si riunisce con sua madre, che condivide la sua visione di pace. Tra nuove responsabilità e minacce, il ragazzo dimostra che la determinazione e la collaborazione possono superare qualsiasi ostacolo.

L’intera saga offre una prospettiva straordinaria sull’accettazione e sulla valorizzazione delle differenze, sia fisiche che culturali. Le diversità di Hiccup e Sdentato non li definiscono, ma diventano una parte fondamentale della loro crescita e del loro rapporto. I film insegnano che le limitazioni, reali o percepite, possono essere superate attraverso la collaborazione, la fiducia e la capacità di vedere le cose da una nuova prospettiva.

Scopri di più sulle proposte di AIFO per le scuole: il Concorso Raoul Follereau e il Corso per docenti

In questo articolo si parla di

Leggi anche

I nostri progetti

Chi è malato guarisce solo se qualcuno lo abbraccia.

Ogni anno la lebbra condanna migliaia di persone a vivere in isolamento e con disabilità permanenti.

È causata dalla povertà e da sistemi sanitari locali molto deboli. Però è curabile e si può prevenire.

Sostieni chi è malato e garantisci il diritto alla salute per tutti.